Speleologia

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     A partire dal 1994, il Gruppo Vespertilio ha esplorato, rilevato e documentato alcune cavità carsiche dei Monti Sabini. In alcune di queste grotte sono state rinvenuti anche reperti archeologici di epoca preistorica, in particolare strumenti in selce. I numerosi oggetti litici sono stati ricavati da banchi di selce che affiora dal terreno circostante e da filoni presenti all' interno delle grotte stesse. Sono stati scoperti alcuni insediamenti preistorici lungo le dorsali dei Monti Sabini, la maggior parte identificati come accampamenti e luoghi adibiti alla lavorazione della selce. I reperti in selce recuperati durante le ricognizioni sono attualmente esposti al museo di Magliano Sabino.

     Nel 1996 è stato effettuato un sopralluogo nel giacimento protostorico di Grotta Pila, nel territorio del comune di Pozzaglia (Ri). Il Gruppo Vespertilio, su incarico dei funzionari della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell'Etruria Meridionale, ha effettuato rilievi e riprese fotografiche all’interno del sito preistorico, già scoperto ed esplorato dal professor A. G. Segre ed A. Radmilli alla fine degli anni ‘50. Si tratta di una cavità molto importante in cui i paletnologi identificarono alcune inumazioni eneolitiche.

     Anche Grotta Scura è stata oggetto di un importante studio volto ad identificare lo stato del sito. Scoperta nel 1988 dal Gruppo Speleologico F. Orofino, la cavità venne infatti frequentata da una particolare cultura protostorica presente durante l’età del bronzo in tutta la nostra penisola e a cui si da il nome di “civiltà appenninica”.

    Nuove ricognizioni paletnologiche sono state effettuate anche nelle numerose grotte presenti lungo il costone travertinoso di Battifratta a Poggio Nativo. Le ricerche hanno portato alla scoperta di nuove grotte al cui interno sono stati rinvenuti importanti reperti paletnologici.

     Esplorazioni effettuate a partire dal 1997 da parte del Gruppo Vespertilio all’interno di altre cavità carsiche (alcune già note, altre scoperte dal Gruppo) del territorio sabino, hanno invece portato al rinvenimento di reperti archeologi di epoca romana. Si tratta di grotte che vennero utilizzate dai romani per scopi cultuale con forme di culto legate all'acqua e alla divinità sabina Vacuna. Le ricerche sono ancora in corso.

 

   Grotta Pila

 

- Grotta Grande

- Grotta del Formicaro

- Grotta Scura

 

- Grotta Battifratta

 

- Grotta Pila

 

- Risorgenza delle Venelle

- Grotta Arocaro

- Grotta Rocco di Prospero

- Risorgenza di Cerdomare

- Grotta di Camorco

- Risorgenza Janara

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