Grotta Pila - Pozzaglia

   Esplorata nel 1949 da A. G. Segre e da A. M. Radmilli, Grotta Pila è senz'altro una fra le più interessanti cavità, dal punto di vista paletnologico, di tutto il territorio sabino. La grotta, distante pochi chilometri da Pozzaglia, sembra sia stata frequentata sin dal Paleolitico Superiore.

 

    Nel Bollettino di Paletnologia Italiana del 1951, il Radmilli scrive: "La caverna ampia, consta di un ambiente interno ed un altro esterno, separati da una grande frana di grossi blocchi, cementati e coperti da una grossa stalagmite".

    Le testimonianze archeologiche presenti all'interno della cavità rappresentano la parte più interessante della grotta. Alcuni frammenti ceramici rinvenuti nelle vicinanze di un crostone stalagmitico, in cui il Segre riuscì a raccogliere anche ossa appartenenti all'orso speleo, farebbero parte del corredo di un certo numero di tombe eneolitiche.

 Bibliografia :

 Bullettino di Paletnologia Italiana n.s. 8, parte 4, anni 1951 - 52