La nostra storia...

 

Il Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio nasce a Salisano, un piccolo paese della provincia reatina, nel dicembre del 1993.


Tra il 1994 ed 1997 il Gruppo ha svolto ricerche paletnologiche nel territorio sabino scoprendo e valorizzando numerosi siti preistorici sia in grotta che lungo i crinali dei Monti Sabini. Alcuni dei reperti paletnologici rinvenuti sono oggi conservati ed esposti al Museo Protostorico di Magliano Sabina.


Dal 1997 proseguono senza sosta le esplorazioni e le ricerche di testimonianze preistoriche nelle grotte del territorio sabino tra cui Grotta Scura nel comune di Castelnuovo di Farfa e la Grotta Pila nel comune di Poggio Moiano oggetto quest’ultima di indagini archeologiche negli anni ’50 da parte del Prof. Aldo Segre. Lungo il costone di Battifratta a Poggio Nativo, il Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio ha scoperto nuove cavità naturali al cui interno sono stati rinvenuti reperti ceramica di epoca protostorica.


Nel 1997 il Gruppo ha avviato un’intensa collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio per la tutela e salvaguardia delle cavità naturali esplorando e scoprendo nuove cavità naturali al cui interno sono stati rinvenuti reperti di epoca romana riferibile al culto della dea Vacuna. Resti ceramici di epoca romana sono stati recuperati per la prima volta dal G.S.A.V. anche nella Grotta Formicara a Scandriglia e nella Grotta Grande di Muro Pizzo a Monteleone Sabino. Inoltre il Gruppo ha scoperto ed esplorato nuove cavità naturali tra cui la Risorgenza delle Venelle  (Monteleone Sabino) e la Grotta Arocaro (Salisano) al cui interno sono stati recuperati reperti archeologici di epoca romana. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati su riviste e bollettini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le indagini sono ancora in corso sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.


Dal 1999 il gruppo si sta occupando della revisione dei dati catastali delle cavità naturali presenti in Sabina con aggiornamenti topografici del territorio.


Nel 1997 il Gruppo ha intrapreso le prime ricerche di speleologia urbana in Sabina che si è rivelata essere un territorio ricco di cavità artificiali, in particolare cunicoli e acquedotti di epoca preromana. Le esplorazioni e le scoperte di nuovi ipogei antichi di origine antropica sono ancora in corso.


Dal 2002 il Gruppo ha iniziato a collaborare con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma con ricerche speleologiche negli ipogei di Roma e nel territorio circostante. Nel 2003 è stato portato a termine l’esplorazione completa del Colosseo e l’anno seguente le ricerche speleologiche hanno interessaato le pendici nord-orientali del Palatino. Dal 2005 il Gruppo ha intrapreso lo studio sistematico di tutto il sistema idraulico sotterraneo del Foro Romano.


Il Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio organizza annualmente campi speleo e corsi di speleoarcheologia. Ha collaborato con i Musei Vaticani, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, con il Dipartimento di Archeologia dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e con numerosi enti ed università straniere. Ha preso parte inoltre alla realizzazione di documentari e programmi tv partecipando a convegni sia in Italia che all'estero.

 

Dal 2014 è entrato a far parte della Federazione Speleologica del Lazio.

 

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I fondatori...
 
 

 

Cristiano Ranieri

E' laureato in ecologia preistorica, archeologo specializzato nello studio di cunicoli e acquedotti antichi.

Consulente scientifico per il National Geographic, speleosub e autore di numerose pubblicazioni a carattere scientifico riguardanti l’archeologia e la speleologia del territorio sabino.

Collabora con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dell'Etruria Meridionale e con i Musei Vaticani.

 

 

Mario Ranieri

Pioniere della  speleologia subacquea con all’attivo sin dal 1964 numerose percorrenze in sifone.

Membro del Gruppo URRI di Roma, partecipò all’esplorazione del sistema idrogeologico di Grotta a Male, delle Grotte di Pastena e dei primi sifoni della Grotta dell’Inferniglio.

Prese parte all’esplorazione dell'emissario del lago di Martignano, del lago di Nemi e del cunicolo etrusco di Fontana Antica a Tarquinia forzando da solo il tratto del cunicolo completamente sommerso.

 

 
 

 

Elio Mercuri

Profondo conoscitore del territorio sabino si è occupato sin dai primi anni del 1980 dello studio idrogeologico del fiume Farfa e dei relativi affluenti.

Ha partecipato allo scavo in grotta di siti protostorici e all'esplorazione di numerose cavità artificiali per la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dell'Etruria Meridionale

 

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